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Campania, caldo record allerta prorogata fino al 5 luglio

A peggiorare la situazione, la quasi totale assenza di ventilazione, che contribuisce ad aumentare la percezione del caldo e lo stress termico sull’organismo.
I consigli per difendersi dal caldo
Le autorità regionali rinnovano l’invito a tutta la popolazione, e in particolare alle categorie più vulnerabili – anziani, bambini, persone con patologie croniche o disabilità – ad adottare comportamenti prudenti per ridurre i rischi per la salute.
Ecco le principali raccomandazioni:
Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, in particolare tra le 11 e le 18.
Limitare l’attività fisica all’aperto, soprattutto se intensa.
Non esporsi al sole diretto senza protezione e cercare zone d’ombra se si è all’esterno.
Bere acqua frequentemente, anche in assenza di sete, per mantenere una corretta idratazione.
Consumare pasti leggeri, ricchi di frutta e verdura.
Arieggiare gli ambienti durante le ore più fresche e oscurare le finestre esposte al sole.
Prestare attenzione agli animali domestici, assicurandosi che abbiano sempre acqua fresca e un luogo ombreggiato.
Attenzione ai più fragili
Il bollettino della Protezione Civile sollecita anche i Comuni, le Asl e le strutture socio-assistenziali a mantenere attive le procedure di vigilanza, garantendo un’adeguata assistenza ai cittadini più a rischio. Particolare attenzione va riservata agli anziani soli, che spesso non percepiscono il senso di sete, e alle persone con problemi cardiovascolari o respiratori.
Restano attivi i numeri verdi delle autorità sanitarie locali per segnalare situazioni di emergenza o richiedere supporto, così come le iniziative promosse da associazioni e volontari, tra cui l’apertura di centri refrigerati e servizi domiciliari per chi non può spostarsi.
In attesa di un possibile calo delle temperature nei prossimi giorni, le autorità invitano tutti i cittadini alla massima prudenza. L’emergenza caldo, infatti, non va sottovalutata: colpi di calore e disidratazione possono avere conseguenze gravi, soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione.